Sonia la regina del dolore

La tua mistress preferita è qui, pronta a punirti come meriti, come ti chiami, non m’interessa, ricordati che per me vali meno di niente, per me sei solo un oggetto, un gioco, un cagnolino ubbidiente pronto a soddisfare le richieste della sua padrona.

Appena arrivato, ti spoglierai e rimarrai solo in mutande, nulla di più, non voglio vedere il tuo cazzo inutile, ho già pronto il collare e la catena, non troppo lunga, ma abbastanza perché tu possa arrivare ad inginocchiarti ai miei piedi, inizierai a soddisfare ogni cosa che desidero e bramo, iniziando dal basso leccandomi gli stivali neri in pelle e i miei piedi, voglio sentire la tua lingua tra le mie dita e se non sarò soddisfatta ho in mano un frustino solo per te.

Ho mille torture e richieste, solo per sottometterti a me, bavagli e strapon, dildi di varie dimensioni, legacci e pinze, pronti solo per il mio schiavo, adoro vedere la sofferenza sul tuo viso. Quando sarò soddisfatta, allora ti concederò il permesso di annusarmi la figa, te la devi meritare, il solo annusarla per te è un privilegio e guai se vedo, anche solo una gocciolina uscire dal tuo cazzetto moscio, la dovrai leccare da terra se dovesse succedere.

Ho un lettino apposta, dove ti potrai mettere a quattro zampe e ti farò un bel clistere, mi sono fatta mandare dalla Germania, una gogna in legno scuro, apposta per polsi e caviglie. Solo l’immagine di te inerme ai miei piedi, mi eccita da matti, arriverai alla fine ad adorare ogni mio gesto, mi supplicherai di umiliarti, cercami ed io ti farò assaporare il sapore del dolore misto al piacere.